[…] A nord lo abbraccia una piccola montagna boscosa, da cui emerge, come un nero picco vulcanico, alto al massimo 2000 piedi, il monte di Rocca Romana […]
F. Gregorovius, Passeggiate per l’Italia, vol. 1, 1906.

…si giunge sulla cima del monte di Rocca Romana e ci si trova davanti ai resti di una piccola struttura rettangolare costruita con pietre irregolari. Il piano di calpestio attuale non coincide con quello originale. Probabilmente l’apertura arcuata attualmente visibile su una delle pareti brevi è una breccia di apertura realizzata in un momento non precisato successivo all’abbandono. Parte di un muro costruito nello stesso modo e impiantato su grossi massi probabilmente già in loco al momento della messa in opera sembra circondarla o ne fa da basamento, è difficile stabilire la sua esatta funzione. Salendo sui declivi del monte sono stati notati frammenti divelti di uno spesso intonaco di colore rosso che probabilmente ricopriva le pareti interne o esterne del complesso.

Confine Sutri – Trevignano Romano

Sappiamo che nel 1551, 20 aprile, per le questioni tra Sutrini e Trevignanesi, durate 70 anni,sulla proprietà di Rocca Romana, si stabilì ilconfine tra i due paesi sulla cima del monte, da sud per Trevignano Romano e da ovest per Sutri, con proibizione di farvi qualsiasi costruzione: e per tal fatto si eresse sulla detta cima una cappella di S. Maria della Concordia… (G. Tomassetti, La Campagna Romana, 1907).
Forse quelli oggi visibili sono i resti della cappella di S. Maria della Concordia evidentemente manomessi svariate volte nel tempo modificandone sia la funzione sia l’impianto architettonico.

Resti edificio sulla cima.

Resti edificio sulla cima.

Resti edificio sulla cima.

Autrice: Elena Felluca

ultima modifica: 29 novembre 2013

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