Archivi del giorno: 7 Agosto 2022

Fondali lacustri

Bracciano, località Vicarello. Fondali lacustri, a 50cm/1m di profondità. Piattaforma verosimilmente naturale con lieve pendenza, che si accentua improvvisamente, verso il fondale. Sembrerebbe un tratto della via Clodia, che ritroviamo più avanti sulla spiaggia, ad una quota di + 1m/ 1.5m, ma non è facile stabilire se questa piattaforma sia stata usata per la viabilità, quando il livello del lago era più basso

Elena Felluca, 07/08/2022

Via Clodia

La via Clodia collegava Roma con l’Etruria settentrionale, giungendo a Cosa, dove si congiungeva con la via Aurelia. Il nome dovrebbe derivare da un magistrato che verso la fine del III secolo a.C. la fece lastricare, ma non sappiamo quando esattamente il suo tracciato venne segnato. Probabilmente è una strada battuta, parzialmente o totalmente, già in epoca etrusca. Sulla Tabula Peutingeriana sono indicati il tragitto, il punto di partenza e il punto di congiunzione con l’Aurelia e le principali località che attraversava: essa partiva da Ponte Milvio, condividendo un tratto con la via Cassia, la prima località era Sextum (La Storta), da dove si separava dalla Cassia, Careias (presso Santa Maria di Galeria), ad Novas, Forum Clodii, Blera, Marta, Tuscana, Materno, Saturnia, Cosa. Larga circa 4 m, essa era dotata di marciapiedi ed era articolata in numerosi diverticoli. Vari tratti della via Clodia sono stati individuati ad Anguillara Sabazia, a Bracciano, in particolare in corrispondenza dell’attuale Strada Provinciale 4/A, tra le località San Celso e Vicarello e nei boschi, ai piedi del centro storico di Bracciano e nella Macchia della Fiora. Purtroppo, molti basoli sono stati divelti e fatti rotolare sulla riva del lago, in altri casi frane e smottamenti del terreno hanno fatto cadere dei basoli posti su ripidi declivi modellati dall’erosione. Solo brevi tratti restano ben conservati e talvolta vengono messi in luce durante i lavori per posizionare sottoservizi, 1 o 2 m al di sotto dell’attuale piano stradale. La strada consolare, arrivando da Roma, costeggiava la riva del lago in località San Celso, un ramo proseguiva lungo lago, mentre una breve deviazione andava verso via di Monte Tonico e in via dei Quadri (oppure la via stessa si discostava dalla riva del lago), in prossimità di ville di cui sono ancora visibili i resti. Il ramo che proseguiva lungo lago doveva compiere un’ulteriore deviazione in via di San Liberato, attraversando la macchia della Fiora, giungeva a Forum Clodii, poi proseguiva verso nord. Il ramo lungo lago è stato intercettato in vari punti sotto l’attuale strada SP 4/A e lungo la spiaggia, fino ai Bagni di Vicarello.L’osservazione dei basoli ancora in posto e di quelli divelti (molti), insieme allo studio dell’antica viabilità, permettono di ipotizzare lo schema in allegato.É interessante il rapporto con il percorso dell’aqva Traiana.

Elena Felluca, 07/08/2022