Vini Castel Bracciano, 1903

Baldassarre III Odescalchi (1844-1909) introdusse innovazioni in ambito agricolo, come anche nell’allevamento, nella sua tenuta di Bracciano: investì molte risorse nel settore agrario, bonificando ed incrementando la produttività delle proprie terre.
In un articolo del Supplemento al Bollettino delle Esposizioni Enologiche del 21 febbraio 1903 così viene considerata la produzione dei vini Castel Bracciano:

Cogli splendidi prodotti di Castel Bracciano il patrizio romano si presenta alla XXVII fiera Concorso del Circolo Enofilo, degnamente rappresentato dal Sig. Eraclio Cherubini.
I vini di Castel Bracciano, già noti nel campo enologico italiano, non possono dalla giuria non passare inosservati data la loro squisitezza e dati i responsi del Ministero dell’Agricoltura e dello stesso Circolo Enofilo i quali li premiarono già con medaglia d’oro, diploma onorevole e medaglia d’argento.
Amiamo ricordare come i vini di Castel Bracciano costituiscano un importante studio enologico essendo ricavati da vitigni estranieri espressamente trapiantati come pure è doveroso riconoscere che la Cantina Odescalchi essenzialmente moderna è una delle prime in Italia sia per ampiezza, sia per sistema, sia perchè possiede botti fenomenali capaci di 600, persino 1000 ettolitr.
Nel porgere le congratulazioni al Principe Odescalchi e al suo rappresentante constatiamo le nobili idee di progresso di questo patrizio che tanto concorre allo svolgimento industriale del nostro paese.

Vini Castel Bracciano

Vini Castel Bracciano.

Autrice: Elena Felluca

ultima modifica: 23 gennaio 2014

Riproduzione vietata senza il consenso dell’Autrice.
È permesso citare l’articolo come sitografia indicando il nome dell’autrice, il titolo dell’articolo, l’indirizzo internet e la data indicata nel testo che si riferisce alla lettura dell’utente