Alla fine del XIX secolo, Baldassarre III Odescalchi, dopo aver ereditato il ducato di Bracciano dalla madre Sofia Branicka, avviò una serie di opere di valorizzazione e potenziamento delle risorse. In agricoltura, tra i vari provvedimenti, si concentrò sulla cura della vite e l’introduzione di nuovi vitigni: cabernet-franc, cabernet-souvignon, pinot noire, sangiovese, tramino. Ne risultò la produzione intensa di un vino di ottima qualità, tanto da ottenere alti riconoscimenti in varie esposizioni. La cantina era a Vigna Grande: oltre a grandi torchi, vi erano numerose botti e un impianto per l’imbottigliamento.