Facciamo un po’ di chiarezza sull’enorme confusione che dilaga sull’identificazione della storia degli antichi acquedotti costruiti nei millenni nel territorio di Bracciano, escludendo per il momento le opere idrauliche verosimilmente di epoca etrusca.L’aqva Traiana è l’opera idraulica più imponente della zona del lago di Bracciano. Fu inaugurata nel 109 d.C., secondo i Fasti Ostiensi era il 24 giugno, per rifornire di acqua potabile la XIV regione transtiberina. Fu un’opera di pubblica utilità che andava a vantaggio di Roma, non della zona lacustre: molte vene sorgive collocate in quote utili vennero incanalate e convogliate nella capitale.Dopo un periodo di abbandono, a partire da un momento imprecisato del medioevo, l’acquedotto venne parzialmente ripristinato da Paolo V, nel 1612, sotto il nome di aqva Pavla, successivamente potenziato con il dispositivo di presa dell’acqua del lago di Bracciano e completato dall’ottocentesco Nuovo Acquedotto Alsietino.Nel 1696 Livio Odescalchi, appena comperato il ducato di Bracciano, si adoperò per utilizzare al massimo le risorse offerte dal territorio, al fine di farle fruttare economicamente, apportò varie migliorie e potenziò le industrie esistenti, in particolare si concentrò sull’industria delle ferriere con la realizzazione di un acquedotto per condurre acqua al centro del paese. L’opera idraulica correva per circa 7 km, a tratti in sotterranea, a tratti in superficie. Si tratta dell’acquedotto di Bracciano (detto Odescalchi).Il punto di partenza era la zona della Chiesa di Santa Fiora, costruita in antichità sfruttando delle preesistenze di epoca romana, in relazione a una copiosa sorgente di acqua, che in origine era uno dei tanti capi d’acqua dell’aqva Traiana in disuso a partire da un momento imprecisato del medioevo, che non venne ceduto a Paolo V.Una mappa ci mostra il suo percorso e ci indica un altro acquedotto di poco più antico: l’Acquedotto delle Cartiere, forse costruito dalla famiglia Orsini, nella seconda metà del XVI secolo, per alimentare e mettere in funzione le cartiere, inglobato o ritracciato, dagli Odescalchi.Il ninfeo di epoca romana sul quale è stata costruita la chiesa di Santa Fiora non è il monumento delle acque più importante e non è il più imponente, anzi, esso è stato ritoccato più volte nel corso dei millenni, perdendo molto della parte autentica. L’acqua di Venere è, ad oggi, l’edificio sacro dedicato al culto delle acque sotterranee più importante dell’aqva Traiana.
Elena Felluca, 19/07/2022
Bibliografia: Sabatia Regio. Studi, esplorazione e ricerche nel territorio del lago di Bracciano. Ricerche indipendenti.